Secretum Iter
a cura di Ferdinando e Francesco Creta
dal 26 aprile al 28 ottobre 2025
Secretum Iter è un cammino simbolico oltre i confini del visibile che l’artista Laura Niola mette in mostra nel Castello di Rocca Cilento, un luogo d’incanto ricco di storia, alla ricerca del mistero e di un’improbabile trasformazione interiore. Un viaggio esoterico che, a ritroso verso le proprie origini, con una narrazione di grande vitalità, travalica i confini stessi della ricerca artistica. Una ricerca che nello specifico già si sostanzia nel titolo della mostra e che ben riflette la personalità di Niola, libera da pregiudizi o schematismi di sorta: Secretum Iter per Laura è un ritrovare sé stessa e – come per Orazio in Epistulae l.18.103 (... secretum iter et fallentis semita vitae) – significa anche vivere nel nascondimento, in un cammino segreto, percorribile solo attraverso la forza del suo linguaggio. È così che l’artista ci accompagna, come in un pellegrinaggio, negli spazi del castello cilentano, intrecciando storie ed emozioni, in un itinerario iniziatico che, insieme a godimento fisico e spirituale, lascia un segno profondo. Una mostra di estrema suggestione che, nell’attraversare il tempo e lo spazio, parla di memoriae sacre e profane, di vittorie e sconfitte, e poi di rinascita. Accademica quanto “anti accademica” Niola, distante dai canoni artistici tradizionali, vive in arte la sua “libertà interiore” e, alla riscoperta di forme ancestrali di perfezione, cambia l’idea di scultura con l’utilizzo di elementi in natura. A Rocca Cilento l’artista per raccontarsi affianca opere storiche ad altre di recente creazione che, reimpaginate in un medioevo fiabesco, vanno oltre il semplice realismo, esprimendo tutta la sua vera natura, con le sue gioie e le sue sofferenze, e l’artista senza preoccuparsi di essere giudicata trasforma la realtà secondo le proprie paure e i propri piaceri. Queste espressività plastiche lasciano il segno: se in ambito artistico e letterario sono probabili proiezioni mentali, in Niola si trasformano in emozioni estreme. Un secretum iter mistico, alla ricerca della perfezione, liberatorio …per non smarrirsi lungo il percorso, solo in apparenza labirintico, del castello cilentano. Versatile, Laura utilizza con estrema disinvoltura le tecniche più disparate: le sue forme archetipiche – come per Richard Long (Bristol 1945) – fanno riferimento al cosmo e all’universo nella loro più profonda accezione e sono tese ad alimentare considerazioni sull’idea di spazio, tempo, distanza e movimento. Il suo è un racconto incantato, onirico, dove la terracotta, il legno, il cemento, la sabbia, il vetro e la vetroresina, il gesso bianco e l’alluminio, gli stracci di iuta e il gommapiuma, la plastica e la pasta di legno, i disegni e i colori, in dialogo tra loro e l’imponente Castello di Rocca Cilento, creano bellezza. “L’uomo – ha scritto il filosofo Martin Buber (Vienna, 1878 - Gerusalemme, 1965) – non solo ha linguaggio, ma più radicalmente è linguaggio. Vale a dire si realizza interpretando un mondo in cui è immerso e soprattutto decifrando la propria esistenza”. E Laura con il suo linguaggio si esprime con l’arte e sempre con l’arte indaga l’architettura esoterica, con i suoi miti e i suoi misteri, i segni ineffabili, l’esistenza di mondi non visibili, e poi… ancor più con l’ansia dei simboli. Il progetto mostra, nato da un’idea della famiglia Sgueglia, già dal titolo pone in evidenza la capacità dell’artista di “lasciare un segno” riconoscibile, un’immagine chiara e puntuale della sua indagine pluridecennale. Artista originale, eclettica e dirompente nel suo modo di creare – così si definisce nel suo profilo facebook – Niola vive le angosce e le paure che le sono contemporanee e al tempo stesso lotta le ombre e le incertezze della generazione di mezzo cui appartiene. Le sue opere, distribuite nel Castello di Rocca, nel mentre attivano percorsi “altri”, invisibili, utopici nel senso filosofico del termine, assumono peraltro il valore di simbolo, di luogo-non luogo di avvenimenti che l’arte trasforma ed eleva. Laura Niola unisce al suo lavoro scultoreo un corredo fotografico di straordinarie performances anch’esso momento di dialogo spaziale con le sculture poste a terra.
L’ARTISTA
Laura Niola è un'artista italiana nata ad Aversa nell'agosto del 1970. Laureata in scenografia presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli, ha sviluppato un percorso artistico influenzato da figure iconiche come Joseph Beuys, Andy Warhol, Marina Abramovic e Mimmo Paladino. La sua formazione e il contesto culturale napoletano hanno contribuito a plasmare il suo stile unico e la sua visione artistica.
Laura ha esposto le sue opere in numerose mostre personali e collettive, sia in Italia che all'estero. Tra le sue opere permanenti si annoverano installazioni presso la metropolitana dell’arte e il museo Plart di Napoli, il museo CAM di Casoria e il Museo MACS di Caserta. La sua arte è stata descritta come un viaggio interiore, un ritorno alle radici e un dialogo con la natura e la sofferenza umana. Ha saputo trasformare il dolore in bellezza, creando opere che raccontano storie di vita e trasmettono emozioni universali.
La poetica di Laura Niola si basa sulla capacità di trasformare fragilità e sofferenza in forza creativa. Le sue opere, spesso caratterizzate da un linguaggio visivo inconfondibile, esplorano temi come la resilienza, la connessione con la natura e l'importanza delle radici culturali. Attraverso sculture e performance, Laura invita il pubblico a riflettere sulla bellezza nascosta nelle imperfezioni e sull'importanza di osare e sperimentare.
Vieni a scoprire tutte le opere in esposizione:
ANIME GEMELLE - ATANOR - CADUCEO - CATARSI - CATTURASOGNI O SCACCIAPENSIERI - DA MADRE IN FIGLIA - FEMMININO SACRO -
LUZ - ORIGINS - PANTA REI - RINASCITE - SIGNATURA RERUM - TERRA MIA - TOTEM